Il centrocampista azzurro Zambo Anguissa ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a GQ Italia
Sull’avventura in azzurro:
“Quando arrivi in una squadra di questo livello, quando incontri dei compagni eccezionali e un grande allenatore, tutto diventa più facile. Fin dal mio arrivo a Napoli, ho avuto subito la sensazione che tutti potessero dare il massimo per me. E che io potessi dare il massimo per loro. Il calcio italiano è unico, è totalmente diverso rispetto a quello di altri Paesi. È un discorso di cultura tattica: qui tutti gli allenatori lavorano perché le proprie squadre difendano e attacchino meglio degli altri”
Differenze tra Serie A e gli altri campionati:
“In Francia il gioco è più fisico, in Spagna è più tecnico e veloce, in Inghilterra ci sono molti più contatti e corse in campo aperto. In Italia, invece, si gioca con la testa, con la squadra. È il calcio che mi piace, visto che io gioco così: con la testa. E a Napoli ho potuto farlo dal primo giorno”
Instagram e moda:
“Le foto che metto su Instagram sono solo una piccola parte di quelle che ho sul cellulare, di solito è mia moglie che ne posta una ogni tanto. Comunque è vero, amo vestire a modo mio, amo mischiare dei capi che ritengo belli per creare i miei look, è una cosa che mi diverte”.
Che musica ascolti?
“Ascolto un po’ di tutto, R&B, Rap, musiche africane, l’afro. Ascolto veramente di tutto. In questo momento ascolto Ninho, il nuovo album, lo ascolto molto al momento. Sono i suoni che mi motivano, che mi ricordano la mia infanzia ed è ciò che mi dà la forza. Prima di giocare, prima delle partite, metto del rap e dell’R&B, ma ascolto un po’ di tutto”.
Chi era il tuo idolo da ragazzino?
“Quando ero piccolo mi piaceva molto Ronaldinho. Non ne avevo solo uno. Mi piacevano molto anche Zidane, Xavi, lniesta, ma se dovessi sceglierne uno, direi Ronaldinho”.
Posto preferito di Napoli?
“Il mio posto preferito di Napoli direi che è Posillipo, è il mio quartiere. Da lì si vede quasi tutta Napoli, hai la vista sul Vesuvio, sul mare, è bellissimo. Quindi direi Posillipo. Ho visto un po’ le zone intorno, Capri, Sorrento e altri posti, ma mi sento bene a casa, non esco molto, non ho avuto l’occasione dí visitare molto. Direi Posillipo, per me è il posto più bello dí Napoli”.
Esultanza quando segni?
“Quando segno preferisco esultare con i compagni di squadra, perché è come una conquista, un lavoro che facciamo insieme. Se segni, segni per la squadra. Non segno per qualcuno o qualcuno per me, è lo stesso quando segno io, sanno che segno per loro, quindi devo esultare con loro. Preferisco esultare con i miei compagni’.