Continua la polemica tra alcuni giornalisti partenopei e il Frosinone calcio in merito alle condizioni di lavoro in occasione del match tra i ciociari e il Napoli dello scorso sabato
Di seguito le dichiarazioni del giornalista di Canale 21 Manuel Parlato:
“Lasciatemi dire una cosa, siamo stati allo stadio Stirpe e l’abbiamo elogiato per i lavori che son stati fatti. Permettetemi di dire però che per una partita di Serie A, è assurdo vedere tanti colleghi accreditati costretti ad assistere alla partita stando in piedi perché la tribuna stampa è di 1 metro per 2, con tanti Sky box vuoti o comunque utilizzati dagli sponsor. Mi spiace per il Frosinone, ma mi è sembrato di assistere ad una gara di un campionato inferiore. Siamo stati in piedi per tutta la partita, non solo io ma anche tanti altri colleghi. Dispiace, ma c’è stata una cattiva accoglienza qui oggi. Siamo stati male da un punto di vista professionale, non siamo riusciti ad espletare come accade al solito in tutti gli stadi d’Italia il nostro lavoro”.
Questa la nota del Frosinone Calcio:
“Accoglienza, ospitalità, serietà professionale, organizzazione e presenza: dal Frosinone Calcio, sia ben chiaro, non accettiamo lezioni da nessuno. E quindi rispediamo al mittente, le esternazioni del giornalista Manuel Parlato che nel post gara di Frosinone-Napoli ha reso noto le sue ‘verità’. Le stesse, purtroppo per lui, vanno in direzione contraria con quelli che sono i reali fatti che lo riguardano ed ai quali lui fa riferimento. Il signor Parlato, accreditato con l’emittente Canale 21 aveva a sua disposizione il POSTO A SEDERE numero 24, fila 1, della Tribuna Stampa (con tanto di info grafica affissa come avviene da sempre a Frosinone e che esula da quella del biglietto di accesso). Ribadiamo, per Sua conoscenza, che la stessa tribuna stampa è regolarmente OMOLOGATA dagli Organismi Competenti. Il signor Parlato che scrive sul titolo “mi dispiace ma devo dire cos’è successo”, dovrebbe al contrario sentirsi dispiaciuto, ad esempio, di non aver compreso di essere stato accreditato ed accolto nel migliore dei modi all’interno dello stadio ‘Benito Stirpe’ di Frosinone per una partita di serie A con tutte le difficoltà che essa comporta. Come, anche, dovrebbe sentirsi profondamente ‘dispiaciuto’ di aver scritto una NON verità, quella riguardante Sky Box vuoti o inutilizzati. Gli Sky Box dello stadio ‘Benito Stirpe’ sono tutti utilizzati ed occupati. Quanto all’accoglienza, vale quanto scritto nell’incipit di questa nota: è un ‘dovere’ del Frosinone Calcio ma soprattutto è nel dna del popolo ciociaro. Il signor Parlato, scrive di essere “stato male dal punto di vista professionale” e di non esser riuscito ad “espletare come accade al solito in tutti gli stadi d’Italia il lavoro”. Ma il posto 24, fila 1, era dotato di prese di corrente e occorrente utile ad un normale svolgimento dell’attività giornalistica (come da anni fanno migliaia di suoi colleghi). Ricordiamo che, nella vita, tutto è migliorabile. Le NON VERITA’, al contrario fanno sempre male”
La replica di Parlato:
“Rispondo al comunicato del Frosinone calcio. Premesso che il titolo dell’articolo non l’ho fatto io. C’è il video che si può vedere ed ascoltare su YouTube in cui faccio i complimenti alla bellezza dello stadio Stirpe, dunque non ho offeso nessuno. Quando si parla di accoglienza mi riferisco al fatto che, come si evince dal tagliando emesso dalla stessa società io non ho posto a sedere come invece si sostiene erroneamente fosse il 24. Detto ciò insieme a me ci sono altri giornalisti che hanno visto la gara in piedi. Cito i colleghi: Cacciola di CalcioNapoli24, Valeria Grasso per sempre napoli, Sonia Lantella Ottochannel, e la collega georgiana Salome Kharatishvili. Ho dovuto fare discussione con gli steward perché non volevano neppure che stessimo sulla balaustra visto che c’erano le telecamere. Detto ciò, anche gli operatori (solo perché non giornalisti) hanno dovuto vedere la partita in piedi. Ho chiesto più volte di parlare con i responsabili della comunicazione che in tribuna stampa non si sono visti. Non solo non abbiamo avuto la possibilità di lavorare, ma per segnalare la vicenda raccontata in tv e riportata da un sito ci tocca subire offese e minacce dagli haters del web. Che il Frosinone Calcio prenda le distanze da questa gente che con il calcio e lo sport non ha nulla a che fare”.