Di seguito quanto riportato dal “Corriere dello Sport”:
“Dal tiki-taka dello scudetto al caso TikTok è stato un attimo. Troppo poco, troppo breve, troppo tutto: sono stati sufficienti 29 secondi per scatenare il Socialgate e cancellare – letteralmente – le immagini di una storia lunga ormai tre anni, quattro stagioni di calcio, 108 partite, 63 gol, il titolo di capocannoniere e la vittoria del campionato dopo 33 anni. Quanta strada, vero? Eppure, Victor Osimhen e il Napoli non sono mai stati così lontani: un video di 15 secondi e un altro di 14 pubblicati sull’account TikTok ufficiale del Napoli hanno innescato una serie di reazioni che hanno aggravato la frattura tra l’attaccante e il club fino a renderla quasi insanabile . Quasi, appunto: nel calcio (e nella vita) non si sa mai, ma in questo momento Osi e il club sono distanti anni luce.
La tensione era già notevole dall’estate, considerando il mancato accordo in merito a un rinnovo che a questo punto sembra irrimediabilmente compromesso, ma poi Victor s’è incavolato di brutto dopo aver visto i due video (…) Il presente non è roseo, insomma, e il futuro difficilmente sarà azzurro: di rinnovo non si parla più da un po’, accordo sfumato e parti sempre più distanti: De Laurentiis a casa sua, Calenda a casa sua. E Osi con il contratto in scadenza nel 2025: a giugno sarà a un passo dallo status di parametro zero e tutti i pretendenti sono seduti ad aspettare la valutazione di Adl. Inevitabilmente diversa dai 200 milioni dell’ultimo mercato. Una cessione a gennaio, al momento, è da escludere, ma è ovvio che bisognerà chiarire il rapporto e instaurare quantomeno una serenità di facciata che permetta di arrivare a fine campionato senza ulteriori tensioni tremendamente dannose per la squadra”.