Come giocherebbero i Campioni d’Italia se in panchina dovesse arrivare Antonio Conte? Di seguito quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport
Premesso che ogni allenatore ha bisogno di tempo e sedute sul campo per conoscere bene le caratteristiche anche dei giocatori più famosi, per valorizzarli al meglio, proviamo a vedere come potrebbe cambiare il Napoli dopo l’esonero di Rudi Garcia, che De Laurentiis ha di fatto annunciato. Partiamo dunque dall’ipotesi Antonio Conte, al momento la più accreditata, e andiamo a vedere come ha giocato la sua ultima squadra, il Tottenham, schierato con una punta centrale – indubbiamente Kane – e due trequartisti a completare un tridente stretto, sostenuto da un centrocampo a quattro e da una difesa a tre. Se questo sarà il sistema da cui ripartirà anche a Napoli, l’allenatore salentino avrà un po’ di penuria sugli esterni con i soli Di Lorenzo e Olivera che appaiono adatti per coprire l’intera fascia. A destra potrebbe essere adattabile Politano, che lo ha già fatto all’Inter proprio con Conte, ma a sinistra ci sarebbe qualche problema nelle alternative, visto che Mario Rui non pare avere quelle caratteristiche. A meno che l’allenatore dell’ultimo scudetto interista riesca a convincere qualche giocatore – pensiamo a Elmas su tutti – ad adattarsi e magari coltivare nuove caratteristiche per poter crescere.
E SE TORNASSE A 4?
In mezzo Anguissa e Lobotka appaiono i più adatti nello sviluppo della manovra contiana, con Zielinski che potrebbe essere avanzato vicino alle punte, dove Osimhen e Kvaratskhelia sono indubbiamente i giocatori più dotati. E non si può escludere che, visto la completezza della rosa, almeno sotto il profilo della qualità tecnica, Conte possa optare per un 3-5-2 con Zielinski in linea con gli altri centrocampisti e in grado di partire sempre da mezzala per andare a trovare spazi in zona tiro. Ma non dimentichiamo che il primo Conte – quello che si afferma a Bari e poi che comincia alla Juve la sua serie di scudetti -, gioca con una difesa a quattro, che in certe partite ha utilizzato anche in Nazionale. Insomma parliamo di un tecnico più dogmatico sull’atteggiamento da tenere in campo, in quanto ad aggressività e principi di gioco, che poi sa essere duttile sul sistema da seguire. In ogni caso Conte ha già studiato la rosa del Napoli ed è stimolato ad allenarla. Insomma sembra aver già chiaro in testa come far giocare gli azzurri per farli rendere al meglio. Vedremo se e quando arriverà e come imposterà il proprio lavoro di “ristrutturazione”.
Leggi anche:
FONTE: GAZZETTA DELLO SPORT