Tutti i dettagli in merito al bonus benzina
Il prezzo del petrolio continua a salire sui mercati internazionali assieme a gas e luce. La spirale può avere un nuovo effetto negativo sulla benzina, il cui prezzo medio al self service viaggia già vicino ai 2 euro al litro. Per provare ad alleviare il costo del carburante il governo ha da poco varato il bonus benzina: un contributo da poco meno di 80 euro che vale solo per coloro che hanno già ricevuto la Social card (pensata originarmanete per l’acquisto di beni alimentari essenziali). Ma quando verranno caricati effettivamente i soldi sulla carta ed esattamente per cosa si potranno utilizzare? Scopriamolo in questa guida.
Per chi vale il bonus benzina da 80 euro e quando arriva
È stata rifinanziata con ulteriori 100 milioni per il 2023 la carta ‘Dedicata a te’ per i nuclei familiari con almeno tre componenti e Isee fino a 15mila euro e potrà essere utilizzata anche per l’acquisto di carburante e abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico locale. Le modalità e l’ammontare del bonus, che sarà accreditato sulla carta elettronica, saranno definite con un decreto interministeriale. ll ministero delle Imprese e del Made in Italy fa sapere a Il Messaggero che il decreto arriverà entro i primi giorni di novembre e l’erogazione dei soldi scatterà entro la metà del prossimo mese.
Chi ha diritto alla Social card da 382 euro
La Carta Acquisti “Dedicata a te” è uno strumento una tantum messo in campo dal governo per provare ad aiutare le famiglie con figli a fare la spesa in un momento in cui l’inflazione erode ancora molto il potere di acquisto. La carta contiene 382,5 euro, ma la può ottenere solo chi non riceve altri sostegni statali, quindi la platea interessata è di 1,3 milioni. I beneficiari della misura, che non devono presentare domanda, sono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari (composti da almeno tre persone), residenti nel territorio italiano, in possesso di questi requisiti alla data di pubblicazione del decreto:
- iscrizione nell’Anagrafe della popolazione residente (Anagrafe comunale);
- titolarità di una certificazione Isee ordinaria, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15mila euro;
- non titolarità di: Reddito di cittadinanza, Reddito di inclusione, Naspi e Dis-coll, Indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa integrazione (e qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà oppire altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.
Il contributo era destinato esclusivamente all’acquisto di beni alimentari di prima necessità e lo sarà fino alla prossima ricarica da poco meno di 80 euro. La carta è stata distribuita dalle Poste tra luglio e inizio settembre e i Comuni hanno avvisato chi ne aveva diritto di andarla a ritirare negli uffici postali. Al momento del ritiro della Carta è stato necessario presentare la comunicazione ricevuta dal Comune di residenza.
Social card, si possono ancora usare i soldi avanzati?
La social card è completamente gratuita e funziona come una normale carta di pagamento elettronica. Ai possessori della Card “Dedicata a te” spetta poi una scontistica del 15% per la spesa effettuata negli esercizi commerciali che aderiscono alla convenzione Masaf (ministero dell’Agricoltura), Grande distribuzione e Confesercenti.
Per attivare la Card, però, i beneficiari hanno dovuto realizzare il primo acquisto entro lo scorso 15 settembre, altrimenti il contributo è decaduto. I soldi avanzati dopo i primi acquisti possono essere ancora utilizzati.
In alcune città, però, non tutte le card attese sono arrivate. Ad esempio Barbara Funari, assessora alle politiche sociali e salute di Roma, ha denunciato che nella Capitale almeno 10mila persone che avrebbero avuto i requisiti per poter ricevere l’aiuto ne sarebbero rimaste sprovviste.
Cosa si può comprare con la ricarica da 80 euro
La carta può essere usata nei supermercati, nei negozi di alimentari e simili. Si può comprare quasi ogni genere alimentare di prima necessità, escluse le bevande alcoliche. La lista completa (stabilita dal ministero dell’Agricoltura – allegato n.1 del decreto interministeriale Masaf-Mef del 19/04/2023) include infatti: carne, pescato fresco, latte e derivati, uova, oli, prodotti di panetteria/biscotteria/pasticcieria, paste alimentari, riso/orzo/farro e altri cereali, farina, ortaggi, pomodori e sughi, legumi, semi, frutta, alimenti per bambini, lieviti, miele, zuccheri, cacao, cioccolato, acqua, aceto, caffè, té, camomilla. Per quanto riguarda gli esercenti bisogna chiedere se il negozio o il supermercato aderisce o meno all’iniziativa.
Con la nuova ricarica quindi, tutto l’ammontare residuo potrà ancora essere utilizzato per comprare questi beni alimentari. Altrimenti si potra fare rifornimento di carburanti o acquistare abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico locale. Per queste ultime due finalità, però, non si potranno eccedere gli 80 euro e nel decreto in arrivo saranno definite le modalità tecniche per impedire ai beneficiari di farlo, anche eventualmente bloccando il pagamento con la card che eccede questa somma.
FONTE: IL MATTINO