Lo scandalo scommesse lo ha colpito in pieno e ora emergono ulteriori pesanti dettagli sulla posizione dell’ex centrocampista del Milan Sandro Tonali
Secondo quanto riferito dall’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport“, Tonali ha ammesso di aver scommesso anche sul Milan. Nell’interrogatorio alla Procura di Torino si è autodenunciato e ha confermato di aver puntato anche sul calcio e in particolare sui rossoneri. Per questo motivo potrebbe configurarsi il reato di illecito sportivo: l’articolo 30 del Codice che lo regola parla di «compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione». Tonali avrebbe però giocato il Milan vincente o su altri risultati in sua assenza, quindi nulla che possa aver inciso sulla sua prestazione in campo.
L’articolo contestato è il 24 del Codice di giustizia sportiva, quello che punisce i giocatori che scommettono sul calcio (con pena minima di 3 anni), ma aver puntato proprio sul Milan è ovviamente un’aggravante. Vorrebbe fare lo stesso percorso di Fagioli, con patteggiamento in tempi brevi, ma ci sono delle differenze. In primis: se ciò fosse confermato, la sanzione iniziale della Procura sarebbe di 3 anni e mezzo o 4, pena dimezzata automaticamente con il patteggiamento pre-deferimento. Visto che ha collaborato, per Tonali sono ipotizzabili 12 mesi di squalifica sul campo e 6 di prescrizioni alternative come il centrocampista juventino, visto che ha dichiarato di essere affetto da ludopatia.
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