Di seguito quanto riportato dal Corriere dello Sport
C’era una volta “Kvaradona” che, arrivato pressoché da sconosciuto al Napoli, ha rapito il cuore dei tifosi azzurri con un impatto talmente estasiante da far scomodare il Dio del calcio per più di un illustrissimo paragone. Non nominare il cognome di Maradona invano ma tra un dribbling, un gol e un assist, Kvaratskhelia ha trascinato con Osimhen e compagni un’intera città in un sogno a occhi aperti: vincere il terzo scudetto, con Luciano Spalletti in panchina.
Kvara Hood, frecce nel cuore dei tifosi del Napoli
Come un cerchio che si chiude, Kvara ha ripreso da dove aveva iniziato: gol al “Bentegodi” (due) ed esultanza creativa. L’anno scorso al debutto in Serie A per dare sfogo alla sua gioia mimò il gesto di addormentarsi, stavolta si è “travestito” da Emanuele Calaiò: non solo perché ha indossato i panni del bomber ma perché ha scoccato una freccia in stile arciere verso i supporter partenopei, subito dopo aver gonfiato la rete. Proprio come faceva il centravanti che ha contribuito a issare il Napoli dalla C alla A. Rettivo come lui in zona rete, ma davanti al pc, è stato il social media manager della Lega Serie A che, senza pensarci su due volte, ha twittato: “Kvara Hood”. Vecchio Kvara, nuovo soprannome: durerà? Magari sì, magari fino alla prossima esultanza. (FONTE: CORRIERE DELLO SPORT)
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