Di seguito quanto riportato da Repubblica
Da una parte la società vanta l’opzione di rinnovo per un terzo anno, dall’altra può chiederne anche la risoluzione anticipata in due casi. Il primo è l’esclusione dalla Champions League il 12 dicembre. Il secondo è invece in caso di mancata qualificazione per la prossima edizione, non centrando dunque i primi 4 posti in campionato.
Risolvere in anticipo il contratto significherebbe anche perdere i vantaggio del Decreto Crescita, rischiando di elevare l’aliquota. Sui 3,2 milioni il Napoli dovrebbe pagare la più severa.