Sei giorni di mistero, che solo un video delle telecamere di sorveglianza dell’azienda Christian Dior di via Quinta Strada, a Vigonovo, contribuisce a chiarire.
Giulia Cecchettin, la ventiduenne scomparsa in provincia di Venezia, nelle immagini è insieme al suo ex fidanzato Filippo Turetta (formalmente indagato con l’accusa di tentato omicidio con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona con la quale era legato da una relazione affettiva). I due – spiega l’Adnkronos che racconta di aver visto le carte giudiziarie – hanno una colluttazione, durante la quale Giulia viene ferita e perde sangue.
La lite e la colluttazione. Lei: «Aiuto, mi fai male»
Filippo, coetaneo della vittima, scrivono gli inquirenti, «poneva in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte colpendola nuovamente al fine di evitare che la stessa fuggisse».
Dopo aver colpito Giulia con calci mentre si trovava a terra, tanto da farle gridare “mi fai male” invocando aiuto, Filippo viene ripreso mentre si sposta insieme alla ex in un’altra area con la propria auto, dalla quale la 22enne fugge.
Giulia scappa, Filippo la colpisce di nuovo
Rincorsa, viene colpita alle spalle da Turetta, che l’aggredisce violentemente, provocandone la caduta, per impedire che si allontanasse «e producendole, quale conseguenza della propria azione – si legge – ulteriori ferite e ulteriori copiosi sanguinamenti, che determinavano che la parte offesa rimanesse a terra apparentemente esanime mentre il Turetta caricava il suo corpo nella propria auto, allontanandosi dal luogo dei fatti e rendendosi immediatamente irreperibile». Il 22enne, che mai aveva accettato la decisione della coetanea di troncare la loro relazione, è ancora ricercato. Non solo in Italia.