Di seguito le dichiarazioni del nuovo allenatore azzurro Walter Mazzarri
Sul Napoli scudettato e il capolavoro di Spalletti
“Sono emozionato. Questa è la squadra più forte che ho mai allenato. Devo stare attento a come parlo, sono famoso per lamentarmi, ma questo è un altro Mazzarri, ora non mi lamento più, ho dormito 12 ore al giorno (ride, ndr). Con Spalletti hanno fatto un capolavoro, mi emozionavo a vedere il Napoli, è stato bello per tutti, anche per gli italiani, era un bellissimo calcio. Speravo di poterli allenare e grazie a De Laurentiis che mi ha chiamato spero di poterlo fare almeno fino a fine anno”.
Sul rapporto con De Laurentiis
“Cosa mi ha chiesto De Laurentiis? Da quando me ne sono andato c’è stato l’equivoco per un paio d’anni, poi ci siamo risentiti, abbiamo chiarito, ora c’è un bel rapporto, ci diamo del tu”.
Bollito?
“Se è buono lo mangio anch’io (ride, ndr), sono talmente esperto che non rispondo. Altro che bollito, a Coverciano lo sanno, ero tra i più considerati, ad oggi posso fare qualsiasi modulo e talvolta mi chiamano per fare lezione agli altri. Sono stato fermo più di un anno, ho potuto studiare, aggiornarmi, credo di saper insegnare qualsiasi modulo. Poi conoscerò la squadra e deciderò cosa è meglio, di partita in partita o in generale. E’ chiaro che la squadra ha dato spettacolo in Italia e all’estero e per prima cosa proverò a farla giocare come faceva, poi quando sarò padrone della situazione vedremo di partita in partita”.
Su Anguissa
“Anguissa l’ho visto oggi per la prima volta, non posso dirvi tanto. C’erano 7-8 titolari quando sono arrivato. Credo che i ragazzi abbiano già capito che io sarò qui a vigilare sul particolare. Ci sarà tempo di stare insieme, giocheremo ogni tre giorni, saremo sempre in ritiro.
Su Osimhen
“Ho avuto la sensazione di un ragazzo stupendo e solare. Lui è un generoso, vuole vincere con la squadra, non si risparmia. Ma su di lui sarò più preciso tra un po’ di tempo”.
Sul centravanti
“Prima punta? Non mi piace dare vantaggi agli avversari. Raspadori è più tecnico e viene più incontro, Simeone somiglia di più a Osimhen. Le mie valutazioni dipenderanno dall’aspetto tecnico ma anche da quello fisico. L’Atalanta è una grande squadra, gioca a uomo, non voglio che un grande allenatore come Gasperini abbia dei vantaggi”.
Sul calendario
“Sono nato per soffrire… Anguissa l’ho visto oggi per la prima volta, non posso dirvi tanto. Ho parlato con quelli che c’erano, un po’ di esperienza ce l’ho anche nei subentri, credo abbiano capito cosa ho detto a quei pochi che c’erano. Io vigilerò sul particolare, mi piace dire così. Si gioca ogni 3 giorni, staremo sempre qui, in ritiro, capirò meglio ciò che ho percepito”.
Sulla storia in azzurro
“Mi piace quando si comincia in salita. Quando venni da voi ero l’allenatore del momento, potevo andare quasi dove volevo, e quando mi chiamò De Laurentiis avevo partite proibitive come Fiorentina, Milan e Juventus. Ora la situazione è simile. Se è andata bene quella volta si spera vada bene anche questa volta”.
Mazzarri e il retroscena sul film scudetto
“L’altra volta è venuto De Laurentiis nello spogliatoio, mi ha fatto vedere uno spezzone del film scudetto che uscirà. Ecco, io non sono stato l’artefice del tricolore ma mentre lo vedevo mi sono venuti i brividi, la pelle d’oca. Napoli è casa mia, sono entusiasta di essere qua, sapete perché andai via ma da quel momento fino ad ora i napoletani hanno sempre mostrato affetto per me. Da quando sono andato via, poi, la squadra è sempre cresciuta, ma siamo partiti con me”.
Sulle dichiarazioni di Gasperini
“Sono partite importanti, decisive, in un momento delicato. Però mi sono trovato bene quando mi sono buttato senza pensare alle conseguenze, quando venni qui ero l’allenatore del momento, potevo andare ovunque o quasi, ma arrivai con partite proibitive, a parte col Bologna e vincemmo poi a Firenze dove il Napoli non vinceva da oltre 20 anni, il Milan, poi la Juventus. Se mi fossi posto il problema, non sarei venuto e avrei detto presidente vengo tra un po’, ora c’è l’evoluzione del club ma è simile la situazione e bisogna essere positivi e sperare vada bene anche stavolta”.
Sullo Scudetto
“In un momento così delicato non puoi parlare di obiettivi. La prossima partita si giocherà alla morte, poi la prossima ancora, poi si tireranno le sorte. Ora bisogna risolvere gli eventuali problemi he ci sono nella squadra rispetto all’anno scorso. Per me è come una raccolta dati, io il Napoli lo vedevo in tv, se non l’alleni non puoi avere la percezione di quello che succede. Scudetto? Come si fa a pensarci se non si ricomincia a vincere? L’ultima è stata persa e l’Inter sta a dieci punti. Pensiamo all’Atalanta, poi si guarderà avanti”.
Il paragone tra Cavani e Osimhen
“Osimhen? Visto da fuori sembra davvero simile a Cavani ma l’ho visto in tv, voglio conoscerlo in campo. Per dare qualcosa in più, poi, ci vuole anche un rapporto particolare con l’allenatore. Se gli vuoi bene, corri anche per lui. Cavani con me aveva un rapporto speciale, l’avevo voluto e migliorato”
Fonte: Corriere dello Sport