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Lo strano ritrovamento vicino al corpo di Giulia Cecchettin

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Di seguito quanto riportato da Tgcom24

Anche un libro illustrato per bambini è stato trovato dagli investigatori quando, il 18 novembre, in una zona montuosa vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone, è stato recuperato il corpo di Giulia Cecchettin.

La ragazza sognava proprio di fare l’illustratrice per libri per l’infanzia, dopo la laurea in ingegneria biomedica. Il volume, intitolato “Anche i mostri si lavano i denti”, dell’autrice Jessica Martinelli con illustrazioni di Gregoire Mabire, è stato rintracciato vicino al corpo assieme ad altri oggetti della giovane, tra cui una scarpa nera.

Il particolare è stato riportato venerdì da “Quarto Grado”, che ha raccontato che vicino al cadavere sono stati trovati alcuni reperti, una ventina in tutto, che Turetta avrebbe lasciato là. Tra questi il libro, appunto, ma anche un rotolo di sacchi di plastica, compatibili con quelli con cui il 22enne aveva coperto il cadavere, e fazzoletti sporchi di sangue. Non è stato ritrovato, invece, il telefono della giovane. Cellulare che agganciò come “ultimo dato disponibile”, verso le 22:45 dell’11 novembre, una cella di Marghera, vicino al centro commerciale dove i due giovani avevano cenato. Da quel momento in poi sarebbe risultato spento (quello di Turetta ancora alle 23.29 agganciava la cella di Fossò, luogo della seconda fase della aggressione). Così come non è stato ritrovato il computer, che Cecchettin aveva con sé.

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