Di seguito quanto riportato da Sportmediaset
Ibrahimovic al Milan, atto terzo: ci siamo. Lo svedese, che lo scorso giugno aveva annunciato l’addio al calcio, è pronto a tornare nuovamente in rossonero. Questa volta da dirigente, anzi più precisamente come consigliere personale del proprietario, ossia Gerry Cardinale. L’ufficialità è prevista già nella giornata odierna. Il 42enne di Malmoe quindi, sarà partner operativo del fondo RedBird: da capire poi quale sarà il suo ruolo concreto all’interno del Milan. Ossia quanto starà a contatto con la squadra, e che tipo di supporto potrà dare all’allenatore. Con Pioli il rapporto è ottimo, e all’orizzonte, come ipotizzano i più maligni, non c’è nessun commissariamento.
Tornato al Milan a fine 2019, Zlatan è ritenuto il vero artefice del 19esimo scudetto rossonero: uomo della rinascita, è stato trascinatore nei momenti clou, come in occasione della vittoria last minute in casa della Lazio siglata da Tonali in pieno recupero. La sua leadership sembra mancare adesso ai rossoneri, nonostante la visita a Milanello subito dopo il pesante derby perso lo scorso settembre per 5-1. Leadership che Ibra cercherà d’ora in poi di trasmettere anche non stando all’interno dello spogliatoio. Il suo ruolo, come spiegato in precedenza, sarà più ampio e riguarderà tutte le attività del fondo RedBird.
Pioli, intanto, rischia seriamente il posto:
Lo si intuisce chiaramente dalle parole pronunciate dallo stesso svedese al Financial Times: “RedBird ha collaborato con alcuni dei più grandi atleti, squadre e figure imprenditoriali del mondo per creare attività dotate di significato e impatto. Non vedo l’ora di contribuire alle loro attività di investimento nelle loro attività sportive, mediatiche e di intrattenimento”