Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Nizza, Francesco Farioli, a margine del premio “Maestrelli” a Montecatini
“E’ un piacere ricevere questo premio in mezzo ad allenatori che hanno fatto la storia del calcio. Per me è un’enorme soddisfazione”.
Che momento è per il Nizza?
“Stasera è bello potersi godere questa serata. C’è tanto da fare”.
C’è in Italia un allenatore che sta facendo bene?
“Ce ne sono tanti. Fare nomi sarebbe fare un torto agli altri. La scuola italiana o gli stranieri che sono in Italia sono tutti molto preparati. Ogni domenica ci sono sempre grandi battaglie tattiche e il campionato italiano resta uno dei campionati più affascinanti”.
Il suo nome viene accostato alle squadre italiane.
“Quello che dico sempre è che il futuro è il futuro. Io sono strafelice di essere a Nizza, di quello che stiamo facendo e le tante cose che avremo da fare. Le voci fanno sicuramente piacere. Quello di buono abbiamo fatto lo abbiamo fatto con sacrificio e tanto lavoro senza tirare su mai la testa. Rimaniamo concentrati sul futuro e il futuro è Bordeaux”.
La differenza fra la Serie A nostra e la Ligue 1?
“Sono due campionati molto competitivi entrambi. Hanno differenze: il campionato italiano è un po più strategico mentre quello francese si esalta di più nelle situazioni di campo aperto”.
Quanto è formativo per un tecnico italiano allenare all’estero?
“Le varie esperienze che ho fatto all’estero sono esperienze di vita in primis. Lavorare con tante mentalità diverse ti obbliga ad uscire dai canoni tradizionali e questo penso che sia un arricchimento enorme per il proprio percorso. Sono grato alla vita per le esperienze che ho avuto modo di fare”.
C’è l’ambizione di tornare in Italia?
“Non è una domanda alla quale credo sia corretto rispondere. Il calcio è bello dove c’è voglia di fare le cose. La Turchia, che è un campionato poco conosciuto in Italia, mi ha regalato emozioni incredibili. In ogni possibile progetto ci sono delle emozioni belle purché chi lo alimenta condivida le stesse emozioni”.
Spalletti è l’uomo giusto per la Nazionale?
“Penso proprio di sì. Per la carriere che ha fatta, quanto fatto l’anno scorso ci lascia senza parole ma a prescindere da questo, il mister ha un grande carisma e penso sia la persona giusta per portarci all’Europeo e per i prossimi Mondiali. E’ un onore per noi italiani essere rappresentati da una persona di questo livello”.
Si aspetta qualche sorpresa per il quarto posto?
“Il campionato è molto combattuto. Ci sono tante partite equilibrate, squadre come Fiorentina e Bologna che stanno facendo una stagione con ritmi altissimi. Il livello è molto alto, il mercato di gennaio può stravolgere alcuni equilibri e penso che fino all’ultima giornata sarà un testa a testa fra le prime sette”
De Laurentiis pensa a Pioli: