Il Cavaliere provò in tutti i modi a convincere Maradona ad accettare la sua proposta, ma Diego rifiutò i colori rossoneri
Maradona torna a Napoli il 1° ottobre del 1989, dopo una turbolenta estate trascorsa in Argentina.
Al suo ritorno, nonostante diverse polemiche, Maradona trascinò gli azzurri alla vittoria contro il Milan, per 3-0, allo stadio San Paolo. Al termine del match, durante una intervista rilasciata ai microfoni della Rai, indosserà una maglia rossonera:
“Questa è la maglia di Baresi, uno dei più forti difensore al mondo”. Indossò quella maglia per rendere omaggio ad un grandissimo campione. Diego ebbe l’opportunità di indossarla anche qualche stagione prima, non per pochi minuti ma per circa 5 anni.
Il presidente rossonero, Silvio Berlusconi, si mise in contatto con l’entourage del fenomeno argentino, ma non presentò un’offerta dettagliata, semplicemente propose “il doppio di quello che percepisce attualmente al Napoli”.
L’ex procuratore del Pibe de Oro, Guillermo Coppola, incontrò Braida ,direttore sportivo del Milan ed insieme si recarono da Berlusconi.
“Non parlammo solo di Maradona. Mi offrì un paio di appartamenti a San Babila, un’auto di lusso e circa 200 mila dollari all’anno, oltra a capi di abbigliamento, ovviamente firmati, apparizioni in tv, un accordo pubblicitario con la Fininvest ed una Rolls Royce”.
Coppola raccontò tutto a Diego e la moglie Claudia, ma il Pibe de Oro non ci penso molto e come ha raccontato nella sua autobiografia:
“Pensai che avrebbero ammazzato me e Berlusconi. I napoletani ci avrebbero rotto le palle tutti i giorni, la mia vita sarebbe stata impossibile. Avrebbero dato la loro vita per me, non avrei potuto giocare in nessuna altra squadra italiana al di fuori del Napoli”
Alla fine Diego rinnovò il suo contratto con il Napoli: 5 milioni di dollari all’anno, 2 milioni di “bonus” per il merchandising ed una Ferrari F40