L’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, ha spiegato alla Gazzetta dello Sport come potrebbe avvenire la scissione tra la Lega Serie A e la Federazione Italiana Giuoco Calcio
Secondo Grassani, ci sono due possibili scenari per realizzare l’autonomia della Serie A, ispirandosi al modello della Premier League inglese, che è una società per azioni indipendente dalla Football Association (FA).
Il primo scenario prevede un accordo tra la Serie A e la Figc, in cui la Lega si doterebbe di un sistema di autoregolamentazione, gestendo il format, i ricavi, le licenze, gli arbitri e gli organi di controllo del campionato. La Figc si occuperebbe solo di questioni amministrative, di coordinamento tra le Leghe, di rapporti con gli organismi internazionali come Fifa e Uefa e delle competizioni delle nazionali.
Il secondo scenario prevede una scissione unilaterale della Serie A dalla Figc, che dovrebbe essere autorizzata da un provvedimento di un’autorità politica (Ministero dello Sport), legislativa, del Coni o da una sentenza giurisdizionale, come nel caso della Superlega europea. In questo caso, però, bisognerebbe garantire la compatibilità del nuovo status della Serie A con la partecipazione dei club agli organismi sovranazionali come Uefa e Fifa.
Grassani ha sottolineato i vantaggi che potrebbe portare alla Serie A una maggiore autonomia dalla Figc, come una migliore gestione economica, una maggiore attrattività per gli investitori, una maggiore flessibilità normativa e una maggiore competitività sportiva.
Tuttavia, ha anche evidenziato le difficoltà e le resistenze che potrebbero ostacolare il processo di scissione, come la mancanza di una volontà politica, la complessità giuridica, la tutela degli interessi delle altre categorie e la salvaguardia dell’unità del calcio italiano