Di seguito quanto riportato da Sportmediaset
L’eventuale mancato passaggio di proprietà configurerebbe una violazione della norma sulla trasparenza, punibile con un’ammenda o con una penalizzazione in classifica. Più complicato il discorso relativo alla multiproprietà
La prima cosa è fare ordine, il che, tradotto, significa che la perquisizione della Guardia di Finanza e l’iscrizione nel registro degli indagati di Ivan Gazidis e Giorgio Furlani, passato e presente amministratore delegato del Milan, non configurano nei fatti l’esistenza di un reato. Sono semplicemente passi di un’indagine che porteranno, se necessario, a un processo e a una sentenza che ancora nessuno può conoscere. Si può, però, ipotizzare in che modo, a livello sportivo, potrebbero essere colpiti i rossoneri nel caso in cui si arrivasse a un verdetto di colpevolezza. I reati contestati sono due: da una parte la mancata cessione della società da Elliott a Cardinale (Red Bird), dall’altra l’esistenza di una multiprorietà, riconducibile ai Singer, e la conseguente violazione dell’articolo 5 delle norme Uefa.
Ma andiamo con ordine e partiamo dalla questione più calda, vale a dire dal passaggio delle quote, nell’agosto del 2022, da Elliott a Red Bird. Secondo il Milan, che si considera parte terza e quindi non coinvolta nella questione, la cessione fu concreta e avrebbe estromesso i Singer da qualunque controllo sul club. Ne prendiamo atto, in attesa di verifiche, ma nel caso in cui così non fosse il Milan avrebbe violato le norme sulle comunicazioni obbligatorie alla Figc (art 32 comma 5 del codice di giustizia sportiva, secondo cui “la società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche o di ammissione ai campionati professionistici o di rilascio delle licenze Figc)