Di seguito quanto riportato da Calcio e Finanza
Dopo l’Everton, penalizzato di 10 punti ridotti poi a sei, anche il Nottingham Forest viene punito dalla Premier League per aver violato le regole del Financial Fair Play in vigore nel massimo campionato inglese.
La società del magnate greco Evangelos Marinakis, proprietario anche dell’Olympiakos e accostato nei mesi anche al Monza come nuovo proprietario, è stata sanzionata con una penalizzazione di quattro punti per aver violato la regola che impone a ogni club di avere un passivo complessivo negli ultimi tre anni, terminato nella stagione 22/23, inferiore ai 105 milioni di sterline (al cambio attuale, 122,7 milioni di euro).
Ora, con questa penalizzazione, la formazione inglese, che conta fra le sue fila anche l’ex Milan Divock Origi, si trova al terzultimo posto, l’ultimo che condanna alla retrocessione in Championship, con 21 punti, uno in meno del Luton, prima squadra salva.
Il club di Marinakis ha 14 giorni per presentare il ricorso contro la decisione. Con l’appello che sarà discusso il prossimo 24 maggio, come già comunicato dalla Premier League per qualsiasi richiesta di ricorso che sarà presentata. Il campionato inglese termina, invece, il 19 maggio. Il Forest ha dichiarato che «continuerà a collaborare pienamente con la Premier League su questa questione ed è fiducioso in una soluzione rapida ed equa».
Penalizzazione Nottingham Forest Premier – La nuova classifica
Con questa penalizzazione, come detto, il Nottingham Forest si trova al terzultimo posto e ancora di più invischiato nella lotta per non retrocedere in Championship. Ecco come è cambiata adesso la zona salvezza:
- Crystal Palace – 29 punti
- Brentford – 26 punti
- Everton – 25 punti
- Luton – 22 punti
- Nottingham Forest – 21 punti
- Burnley – 17 punti
- Sheffield United – 14 punti
Penalizzazione Nottingham Forest Premier – Le spese sostenute per i calciatori dalla promozione del 2022
Il Nottingham ha ingaggiato 42 giocatori da quando si è assicurata la promozione in Premier League nel maggio 2022, per una spesa di circa 250 milioni di sterline (292,2 milioni di euro) per aiutare il club ad affermarsi nella massima serie. Per questo, la società ha provato a ripianare le perdite con la cessione in estate di Brennan Johnson al Tottenham per 55 milioni di euro.
Nel report di difesa, depositato prima della decisione odierna, il Nottingham ha sottolineato come la cessione di Johnson potesse arrivare anche prima, ma si correva il rischio di dover accettare un prezzo nettamente inferiore. L’affare, per questo motivo, è stato concluso solamente il 1° settembre, non rientrando così nella rendicontazione per il bilancio 2022/23