Di seguito quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno
Ancora tanto nervosismo tra i partenopei, che subiscono 2 tecnici e un fallo antisportivo che allargano il divario. Male Zubcic, solo guizzi per Pullen ed Ennis
A Masnago della Gevi resta la carcassa. Ed i vari Mannion, Moretti, Mcdermott a banchettare. Finisce malissimo per la Napoli dei canestri demolita 113 a 79 ed incapace di produrre ormai da un mese a questa parte una prestazione dignitosa. È la quinta sconfitta di fila, la nona in dieci partite. Gli azzurri sono completamente sbalestrati. Si fanno fischiare ancora un paio di tecnici ed un antisportivo e crollano sotto i colpi di Mcdermott: lui lucido (18 punti), lucidissimo soprattutto dal perimetro (4 su 8).
Milicic da guru di questo campionato, dopo il successo in Coppa, ha perso il timone e non è più evidentemente quel nocchiero solido e pronto ad orientare sulla rotta giusta i suoi cestisti. Che cosa è successo? L’appagamento dopo Torino è quasi legittimo ma qui c’è qualcosa che va oltre. Non ci sono ragioni valide per tutto questo nervosismo che si vede sul parquet. E parliamo anche di giocatori esperti e navigati tra Nba ed Europa e quindi sufficientemente maturi per ultimare una stagione valida tra Coppa Italia e salvezza ma che sta offrendo un epilogo amarissimo. E sarebbe un peccato terminarla in modo indegno.
Zubcic è un autentico ectopalsma, Pullen vive di guizzi. Anche Ennis, il più stabile tra tutti, si è rivelato irascibile e frustrato oggi a Varese. Owens in campo gioca dignitosamemente ma in certi momenti appare completamente confuso. Napoli praticamente resta in partita solo nei primi 10’ con il quintetto bonsai tra De Nicolao, Pullen ed Ennis che innescano le 5 palle perse per i lombardi. Varese è avanti 27-26. Poi il crollo emotivo. I canestri da sotto i tabelloni per Napoli si contano sulle dita di una mano. Solo Ennis prova questo tipo di soluzione poi il mood è il solito: tripla matta e disperata o alley oop per Owens. Varese mette la marcia giusta nei secondi 10’ con Gabe Brown e Moretti. Mcdermott collabora fattivamente. Napoli viaggia con il 15% da 3 punti; sarà 21% alla fine della gara e la riflessione conseguente è legittima: come si può pensare di vincere una partita con queste percentuali? Il basket può regalare sentenze molto più semplici che cervellotiche. In difesa poi la baracca trema. Anche il combattivo Sokolowski assume atteggiamenti e posture poco professionali.
Varese dilaga nel quarto periodo con il parzialone di 38-16 che ridimensiona decisamente la corsa di Napoli verso i playoff. Occorre anche che il club intervenga a questo punto con i suoi governatori che non devono prendere decisioni particolari ma farebbero bene a capire le ragioni di questo disagio evidente. Magari anche un po’ di sana psicologia non guasterebbe. Quando mancano 4 gare alla fine c’è bisogno che gli azzurri vincano i 3 scontri casalinghi (Sassari, Trento e Scafati) per rientrare tra le 8 elette. Se però a questa squadra manca la giusta ispirazione allora la postseason potrebbe essere solo una magnifica illusione