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Iran, droni e missili contro Israele. Tutti i dettagli

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Di seguito quanto riportato da Il Post

L’Iran ha lanciato un attacco con droni e missili contro Israele. Al momento le informazioni sono molto scarse. Non si sa esattamente quanti siano – l’esercito israeliano dice che sono più di cento – dove siano diretti, né quando dovrebbero arrivare ai loro obiettivi, anche se stanno circolando dei video che sembrano localizzarli nello spazio aereo iracheno. I droni sono mezzi relativamente lenti e per raggiungere Israele (distante almeno mille chilometri) potrebbero aver bisogno di ore. Abbiamo ancora meno informazioni sul lancio di missili, che però è stato confermato sia dall’esercito israeliano sia dalle Guardie rivoluzionarie, una potente forza militare iraniana. Un attacco del genere verso il territorio israeliano non ha precedenti recenti.

Israele ha fatto sapere di volere intercettare droni e missili prima che entrino nello spazio aereo israeliano, che è stato chiuso. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato un video in cui ha detto che «i sistemi di difesa del paese sono schierati; siamo pronti per ogni scenario, sia difensivamente sia offensivamente»

Un attacco iraniano contro Israele era atteso da giorni ed era anche stato annunciato dal regime iraniano. L’Iran aveva minacciato una ritorsione contro Israele per l’omicidio nell’ambasciata iraniana in Siria di Mohammad Reza Zahedi, un importante generale delle Guardie rivoluzionarie; e per l’uccisione nella Striscia di Gaza di tre figli adulti di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas, gruppo alleato dell’Iran.

I lanci coordinati di droni e missili, che dovrebbero raggiungere tutti assieme l’obiettivo, sono piuttosto comuni, e servono a confondere e mettere in difficoltà i sistemi di difesa aerea. I droni lanciati dall’Iran sono con ogni probabilità droni “suicidi”, o “kamikaze”, mezzi senza equipaggio che si schiantano contro un obiettivo facendo detonare il proprio esplosivo autodistruggendosi.

L’attacco aereo ha provocato un aumento del livello di emergenza in tutta la regione. La Giordania, che in linea d’aria si trova in mezzo tra l’Iran e Israele, ha chiuso il suo spazio aereo: significa che nessun mezzo può sorvolare il paese. Con ogni probabilità, quindi, i droni passeranno dalla Siria, paese alleato dell’Iran, e sorvoleranno le alture del Golan, un territorio siriano annesso da Israele dal 1981.

Israele si stava preparando a un possibile attacco da giorni e varie fonti d’intelligence avevano detto che l’attacco era imminente. L’esercito aveva aumentato al massimo il suo livello di allerta. Secondo i media locali il governo israeliano aveva allertato le autorità locali di prepararsi alla possibilità di un attacco, anche allestendo una serie di rifugi pubblici. La settimana scorsa, inoltre, l’esercito israeliano aveva sospeso il congedo per alcune unità di soldati, richiamato una serie di riservisti e rafforzato i propri sistemi di difesa antiaerea

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