Obiettivo Champions, sogno scudetto, con la volontà concreta comunque di giocare per il titolo, stanziare nelle posizioni di vertice e riscattare così la stagione amara del post tricolore.
Tra le numerose carte, stilate e redatte, Antonio Conte ha presentato anche la lista della spesa negli accordi preliminari con De Laurentiis. D’accordo il blasone di Antonio da Lecce, ma senza giocatori non si va da nessuna parte. Conte ha ribadito che l’ossatura della squadra resta di livello, ma ha anche rimarcato che per competere ad alti… livelli servono innesti e rinforzi in tutti i reparti del campo. Almeno sette. Tutti di spessore. Il tecnico leccese sembra orientato a schierare il Napoli secondo il suo mantra. Il credo tattico di Conte è sempre stato quello della difesa a “tre”, anche se di recente, proprio l’ex allenatore del Tottenham aveva ammesso di pensare anche a delle variazioni sul tema che potevano contemplare finanche la difesa a “4”.
È chiaro che il mantra dell’ex Spurs è il 3-5-2 e sulla base di quel canovaccio, il diesse Giovanni Manna dovrà provare ad operare interventi utili a fare alzare il tasso tecnico della squadra. Al resto, a chi resta, ci penserà Conte. Leggasi i vari Di Lorenzo e Kvaratskhelia su cui bisognerà fare ragionamenti a latere in queste prime fasi della nuova era Conte. Tra i pali, il tecnico ex Juve e Inter sembra si fidi e si affidi ad Alex Meret. Il portiere dello scudetto ha ancora un anno di ingaggio (grazie all’opzione unilaterale esercitata nei mesi scorsi dal club) ed è probabile che le parti si aggiornino nuovamente per rimodulare la durata (e l’ingaggio) del contratto.
Nel pacchetto di centrali difensivi l’unico superstite è Amir Rrahmani. Il difensore kosovaro potrebbe agire da braccetto destro della difesa con il sogno nel cassetto che si chiama Alessandro Buongiorno del Torino e la soluzione Mario Hermoso dalla parte opposta (sempre che l’entourage dello spagnolo abbassi le sue pretese faraoniche di ingaggio). Sulle fasce, invece, molto dipenderà dalla conferma o meno di Giovanni Di Lorenzo. Il capitano, attraverso il suo procuratore ha ribadito a chiare lettere l’intenzione di andare via. Ma per Conte, Di Lorenzo è un punto fermo del Napoli che verrà ed è per questo che ha dato mandato a Manna di fare di tutto per trattenerlo. Poi ci parlerà pure Conte, naturalmente. Dando ancora per “probabile” una sua permanenza, dalla parte opposta Mathias Olivera si ritroverebbe a giocare nella posizione preferita di cursore a tutta fascia. Per le vie centrali, il Napoli avrà ancora una volta in Stanislav Lobotka il suo faro a centrocampo (Barcellona permettendo). Al fianco dello slovacco ci saranno Zambo Anguissa – sulla destra – con la casella vuota della mezzala sinistra che potrebbe essere colmata dal gioiellino Heorhij Sudakov (sempre più corteggiato da mezza Premier League). Il prezzo del talentuoso mezzo sinistro ucraino sta schizzando alle stelle, il Napoli lo monitora da tempo ed aspetta il momento propizio per tentare l’affondo vincente.
Il bomber
Capitolo attaccanti. L’ipotesi di uno scambio Osimhen-Lukaku ha fatto strizzare l’occhio a Conte visto che il nigeriano sogna(va) la Premier, il Chelsea è alla finestra e si ritrova Big Rom di rientro dal prestito (alla Roma) e lo inserirebbe volentieri nell’operazione per arrivare a Victor. A quanto pare l’operazione si è arenata e non ci sono solo i blues in Premier su Osi (occhio all’Arsenal). Il Napoli può tornare forte su Santiago Gimenez del Feyenoord, 23 anni e 23 gol in Eredivisie. A fare da seconda punta, in una sorta di veste inedita, ci sarà Khvicha Kvaratskhelia. Il georgiano non vede l’ora di partire per qualche giorno di vacanza dopo le fasi finali dell’Europeo che ha conquistato con la sua Georgia, ma intanto tiene sempre le antenne dritte sulle offerte che arrivano dalla riva della Senna. Il Psg è sulle sue tracce, ma DeLA ha risposto picche al primo rilancio (di oltre cento milioni di euro). Il Napoli ha preso informazioni anche sul giovane attaccante esterno dell’Empoli, Nicolo Cambiaghi